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JOSÉ DANIEL CABRERA PEÑA
Gerusalemme, 40 d.C
Ecco l'equipaggiamento di un centurione délia CoorteAugusta in servizio a Gerusalemme nel I secolo, Dalla nostra analisi delle fonti emerge che un centurione corne questo comandava ¡I drappello di soldati ausiliari che flagellarono e crocifissero Gesù

Gerusalemme, 29 d.C
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JOSÉ DANIEL CABRERA PEÑA Gerusalemme, 40 d.C Ecco l'equipaggiamento di un centurione délia CoorteAugusta in servizio a Gerusalemme nel I secolo, Dalla nostra analisi delle fonti emerge che un centurione corne questo comandava ¡I drappello di soldati ausiliari che flagellarono e crocifissero Gesù per ordine di Pilato. Vegezio ricorda come i centurioni venissero distinti dagli altri solda ti grazie alla loro imponente crista transversa (cresta disposta trasversalmente) di colore argento. Tale espressione si riferiva con tutta probabilité anche al piumaggio dell'elmo (qui ricostruito seconde la tipología Weisenau d'epoca augusteo-tiberiana). L'armatura (squama) écaratterizzata dalla policromía: questa lorica,di época erodiana, venne ritrovata sulla terrazza ¡nferiore del Palazzo Nord di Masada e si compone di circa 650 scaglie di diverso colore (argento, rosso e oro), che dimostrano chiaramente come certe armature fossero composte di metalli difieren ti e anche dipinte. Conformemente alia ricostruzione proposta da David Nicolle, gli humeralia (spallacci) sonostati resi in cuoio dipinto. La spada di tipo Mainz e il pugio (il pugnale) son o portati in maniera inversa rispetto al legionario, conformemente alie fonti iconografiche che per gli ufficiali superiori col locan o, di solito, la spada al lato sinistre. II bastón e, differente dal fustis del miles, è uno dei simboli del suo rango di centurione: si tratta della vitis latina, con la quale esercitava, a volte anche brutalmente, la sua autorité sulletruppe che comandava. La vitis latina (in greco “to kSima" - Plutarco, Vita di Galba, 26- o "fo rábdos", Dione Cassio, LV, 24) era formata da un ramo robusto della vite. II centurione la riceveva al momento della sua investi tura; era il símbolo del suo grado. Molti autori classici ne parlano: Ovidio, nella su a Ars Amatoria (III, 527), ricorda come "il buon general a ffid a la vitis a colui che comanda cent o uomini”. II centurione Sempronius Densus mor) per difendere l'lmperatore Galba con la sua spada in mano, dopo che "alzando lo strumento con cui i centurionipunivano isoldati che meritavano staffilate, gridó agí i assalitori or din and o loro di risparm ¡are l'imperatore" (PI u ta reo, Galba, XXVI). Ö3WARS
Gerusalemme, 29 d.C 1 ^^3581/ • ¡'a pía rx 41 a ff / j HUI ( ! W L ] Ecco un soldato di origine greca che miiitava nella Coorte itaiica presente a Gerusalemme alllnizio del I secolo. Si trattava comunque di un cittadino romano, visto che i soldati provenienti da ogni parte dell'impero e arruolati come ausiliari ricevevano ia cittadinanza romana al termine della loro carriera, unitamente ai loro figli. Seconde la nostra analisi delle fonti, fu ron o milites come questo a flagella re e crocifiggere Gesú Cristo. II vestiario principale è la paenula, il mantello con cappuccio, abbottonata sul davanti permezzo di 4 piccole fibule bronzee disposte a intervalli regolari. II colore del mantello è copiato da un papiro egizio del periodo, che illustra una disputa in tribunale tra un soldato e una donna. Sia la paenula che la túnica militons sono decórate da strisce verticali (davi), ricordate dalle descrizioni contemporanee della Mishnah ebraica, ¡I testo fondamentale dell'ebraismo, dato dalla Torah, dalle sue interpretazioni e dai codici giuridici. Secondo queste fonti, le tuniche romane piú comuni erano quelle composte da due pezzi cuciti alla sommité. Per questo motivo erano dette haluq (divise) nella lingua locale mentre i clavi erano definiti imrah. L'a rmam en to d el l'u omo è affidato al gladius hispaniensis, la spada più famosa dei legionari di Roma sviluppata durante i secoli del periodo consolare, e al pugio (pugnale), anche se porta un bastón e (fustis) con il quale svolge i suoi compiti di polizia e di repressione dei tumulti. Si notino i penden ti metallici (baltea) del suo cingulum miiitiae (cintura militare), copi a ti da esemplari i tal ici che trova no riscontri in elementi frammentari rinvenuti nei Balcani e nella Mezzaluna Fertile; oltre alla funzione protettiva del basso ventre, risuonavano sinistramente quando le legioni erano in marcia, producendoun fragore temutodal nemico. Il gladio, di notevoli dimensioni, è copiato dall'esemplare rinvenuto nella casa di Caifa (Beit Caiphus), a Gerusalemme, Lungo73 mm, venne ritrovato nel fodero di legno (vagina} ancora intatto, formato da un cuore di legno con cornice a grondaia rivestito di cuoio, e dotato di quattro anelli come elementi di sospensione. ïzm*m JOSÉ DA NIEL CABRERA PEÑA
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